Coniglio disossato ripieno alla toscana
Coniglio disossato ripieno alla toscana, una ricetta che profuma di domeniche in famiglia, di feste e tradizioni.
Se non sai da che parte cominciare tranquillizzati… nemmeno io! La ricetta del coniglio disossato ripieno alla toscana non è infatti opera mia, ma del Signor Fidanzato Chef C che amando il genere si è messo d’impegno per propormi questo piatto. La ricetta di oggi è quindi opera sua.
Il coniglio disossato ripieno alla toscana profuma di domenica, non che ogni domenica si mangino gli stessi piatti, ma sicuramente c’è un filo costante, un carattere rassicurante e classico, che avvolge ogni domenica. Un gioco di incastri tra me e il mio fidanzato, in cucina fin dalla mattina a cucinare. la crostata in fono, lui a preparare il secondo, da ultimo il primo piatto, a meno che non si tratti di lasagne.
Il coniglio disossato ripieno alla toscana può essere accompagnato da vari contorni come una bella insalata verde, ma anche un contorno di patatine novelle al forno non ci sta affatto male.
Questa ricetta che profuma di casa ha molte varianti che si notano per lo più nella farcitura che si sceglie di utilizzare e nel tipo di cottura, in tegame o al forno. Per esempio alcuni usano la mortadella o la salsiccia al posto del prosciutto cotto. penso che quando si parli di ricetta della tradizione toscana sia quanto di meno vero si possa affermare, bisognerebbe parlare di ricetta tradizionale di famiglia, la Toscana è un di più.
Ricetta coniglio disossato ripieno alla toscana
Ingredienti per 6 persone
Un coniglio di medie dimensioni
200 g di macinato di vitello o manzo
2 carote medie
Una costa di sedano grande
2 spicchi d’aglio
Un culaccino di prosciutto cotto
2 uova
100 g di parmigiano
Una o due fette di pane toscano raffermo
2 cucchiai di latte
5 foglie di salvia fresche o un cucchiaio raso di salvia essiccata
2 scorzettine di limone
Un quartino (250 ml) di vino bianco
Olio evo q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.
Abbiate cura di scegliere un coniglio fresco intero e non esageratamente grande, chè i conigli troppo grandi alle volte hanno quello che mio nonno chiama il frazio di coniglio, ovvero un sapore acuto e antipatico di sottofondo. Se userete un coniglio freschissimo comprato da qualche contadino, vedrete che il sapore sarà enormemente superiore rispetto a quello del supermercato. Lavatelo accuratamente togliete testa ed interiora che conserverete. Procuratevi un coltellino da sfilettamento e andatelo a disossare come ben illustrato in questo video.
Le ossa, con eventuali rimasugli di carne attaccata e la testa possono essere impiegati per preparare un buon brodo di coniglio. Nel frattempo si mette una delle due uova a assodare (8 minuti a fuoco basso da quando l’acqua bolle). Si tritano con il tritatutto (o se siete la Bea con il suo adorato bimby) gli odori, il prosciutto cotto e il fegatino e cuore di coniglio pocanzi messo da parte e andiamo a impastare il trito ottenuto con la mollica di pane che avevamo precedentemente ammollato nel latte, la carne macinata, l’uovo rimanente (non quello sodo, che lasceremo intero!), il parmigiano, la salvia e le scorze di limone. Si spalma l’impasto sul coniglio disossato, vi si depone sopra in un angolo anche l’uovo sodo sgusciato e lo si arrotola di modo che l’uovo rimango al centro. Si chiude il tutto aiutandosi con degli stuzzicadenti e con dello spago da cucina (se trovate la rete da salumiere ancora meglio!).
Si depone in un capace tegame e si rosola nell’olio finchè tutti i lati non hanno preso un bel colore dorato, poi si sfuma a fuoco vivace con il vino, dopodichè si lascia cuocere per un’ora e mezzo a fuoco basso avendo cura di aggiungere un po’ di brodo di tanto in tanto, (che può essere fatto come prima consigliato con le ossa e la testa avanzata del coniglio, o se vi fa fatica col dado). Una volta cotta, lo lasciamo intiepidire qualche minuto, lo tagliamo a fette e serviamo il coniglio disossato ripieno irrorando con il suo sughino di cottura (che nel frattempo avremo riscaldato bene).
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